“7 Giorni con le Donne per i Diritti Umani”: a Diamante un successo tra memoria, arte e impegno civile

7 Giorni con le Donne per i Diritti Umani Diamante 2025

Un festival dedicato ai diritti umani e alle donne

Dal 26 agosto al 2 settembre 2025 Diamante ha ospitato la seconda edizione di “7 Giorni con le Donne per i Diritti Umani”, rassegna spin-off del Mediterraneo Festival Corto, ideata e organizzata dal Cinecircolo Maurizio Grande con il patrocinio di Amnesty International Italia e del Comune di Diamante.

Ogni sera, ospiti, artisti e giornalisti hanno discusso un diverso aspetto legato a equità di genere, libertà, memoria e giustizia. L’evento è stato dedicato ad Angela Maria Aieta, madre coraggio sequestrata e uccisa dalla dittatura argentina nel 1976, simbolo di resistenza civile.

Mostre e testimonianze

La rassegna si è aperta con due mostre al DAC:

  • “Finestre sull’altrove” di Matteo Pericoli, con frasi e immagini di migranti per i 60 anni di Amnesty International.
  • “ESMA, giustizia in aula bunker” della giornalista Anna Maria De Luca, reportage fotografico sui processi contro i responsabili della dittatura argentina.

Cinema, memoria e diritti

Tra le proiezioni:

  • “L’attesa dell’alba” di Giovanni Carpanzano (tematiche LGBTQI+),
  • “Distress Call” di Michele D’Anca (migrazioni nel Mediterraneo),
  • “Taste of India” di Garofalo e Santambrogio,
  • “Sara” di Ariana Andrade Castro, vincitore Amnesty Italia.

Spazio anche al cinema d’animazione con la regista Danila Trapani, che ha raccontato la sua esperienza in un settore ancora a prevalenza maschile.

Donne protagoniste: sport, editoria e arte

La giornalista Francesca Magurno ha dialogato con Milena Bertolini, ex CT della Nazionale femminile, che ha ribadito l’importanza di scuole calcio miste per abbattere pregiudizi.

In ambito editoriale, Pina Labanca, Paola Suraci e Giusy Capone hanno discusso di come le donne stiano rivoluzionando un settore ancora dominato da uomini nei ruoli apicali.

Amnesty Italia, con Laura Petruccioli, ha infine sottolineato il ruolo dell’arte come strumento di educazione e cambiamento sociale.

Memoria di Angela Maria Aieta

La chiusura è stata dedicata alla memoria della dittatura argentina e di Angela Maria Aieta, fuscaldese desaparecida a Buenos Aires. Attraverso le testimonianze di Anna Maria De Luca e Dora Salas Iantorno, il pubblico ha rivissuto le ferite ancora aperte dei 30mila desaparecidos e dei bambini strappati alle famiglie.

Cultura, teatro e musica

Accanto agli incontri, spazio al teatro amatoriale e alla musica: letture di poesie palestinesi, monologhi di Paola Cortellesi, brani di Michela Murgia e l’intensa interpretazione di “La Cura” di Franco Battiato da parte del baritono Francesco Laino.


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About the Author: Angelo Cannavacciuolo

Giornalista Pubblicista dal 2018 e Direttore responsabile Onda Creativa Press – Testata giornalistica on line registrata presso il Tribunale di Nola, al registro stampa n. 4 del 20 dicembre 2024. Scrive per imparare, per ricordare, per esprimere, per raccontare, per informare e per sentire quel brivido di vita che solo la scrittura e poche altre cose possono dare.