Un nuovo quadro per il futuro dello Spettacolo dal vivo
A Napoli si è tenuto l’incontro pubblico “Il nuovo codice per lo Spettacolo dal vivo”, promosso dall’Unione AGIS Campania insieme alle Unioni Regionali di Puglia e Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna, nell’ambito delle celebrazioni per gli 80 anni dell’AGIS nazionale.
L’evento ha riunito i vertici dello spettacolo italiano per analizzare il Decreto Legislativo attuativo della Legge 106/2022, che introduce il nuovo Codice dello Spettacolo.
Scopri di più sul ruolo dell’AGIS nazionale
Un Codice per valorizzare il ruolo sociale e culturale dello Spettacolo
Il nuovo Codice mira a riordinare in modo organico il settore dello spettacolo dal vivo, riconoscendo la sua importanza come motore di coesione sociale e di valorizzazione del patrimonio culturale.
Include discipline come teatro, musica, danza, circhi, spettacoli viaggianti e fondazioni lirico-sinfoniche, introducendo per la prima volta il principio del riequilibrio territoriale nel sostegno pubblico.
Riequilibrio territoriale: una sfida cruciale per il Sud
Il tema del riequilibrio territoriale è stato al centro del confronto tenutosi alla Multisala Filangieri di Napoli.
Come evidenziato da Francesco Giambrone, Presidente AGIS Nazionale, il nuovo impianto normativo deve garantire “pari opportunità di crescita culturale e professionale in tutto il Paese”, superando gli squilibri storici tra Nord e Sud.
Luigi Grispello, Presidente AGIS Campania, ha rimarcato l’urgenza di verificare “l’efficacia del provvedimento rispetto all’obiettivo previsto di riequilibrio tra le diverse aree geografiche del Paese”.
Le criticità emerse: fondi, risorse e disuguaglianze
Dall’analisi del Fondo Nazionale per lo Spettacolo dal Vivo (FNSV) è emerso un forte divario geografico nella distribuzione delle risorse.
Le regioni del Sud soffrono per la scarsa presenza di Fondazioni Bancarie (solo 10 rispetto alle 75 del Centro-Nord) e per la bassa incidenza dell’Art Bonus, con appena il 2,78% delle donazioni nazionali.
Sebbene positivo il nuovo Fondo Perequativo, gli esperti hanno giudicato insufficiente la dotazione economica rispetto al reale divario esistente.
Le premialità per l’efficienza gestionale rischiano inoltre di penalizzare ulteriormente gli operatori del Sud, dove la difficoltà ad attrarre risorse private deriva da fattori strutturali e non gestionali.
Verso un sistema culturale più equo e inclusivo
Le conclusioni dell’incontro hanno evidenziato la necessità di nuove misure di riequilibrio, insieme a un rafforzamento del Fondo Perequativo, per favorire un sistema dello spettacolo più equo, sostenibile e coeso.
Come ha affermato Luigi Grispello, “occorre individuare nuovi meccanismi che, uniti a un aumento congruo del Fondo Perequativo, creino un duraturo equilibrio tra le diverse aree del Paese”.
Relatori e contributi autorevoli
Moderato dal giornalista e saggista Alessandro Barbano, l’incontro ha visto la partecipazione di importanti rappresentanti istituzionali e del settore culturale, tra cui:
- Rosanna Romano, Direttore Generale Politiche Culturali e Turismo Regione Campania
- Federico Mollicone, Presidente Commissione Cultura della Camera dei Deputati
- Adriano Giannola, Presidente SVIMEZ
- Pierpaolo Forte, docente di Diritto amministrativo Università del Sannio
- Marco Parri, Presidente Federvivo
- Antonio Buccioni, Presidente FISP
- Fulvio Macciardi, Presidente ANFOLS
- Bruno Sconocchia, Presidente AssoConcerti
Il Codice dello Spettacolo come strumento di coesione
Il nuovo Codice dello Spettacolo rappresenta una svolta per il settore culturale italiano. Tuttavia, la sua reale efficacia dipenderà dalla capacità di tradurre i principi di equità e riequilibrio in azioni concrete, garantendo lo sviluppo armonico dell’intero sistema culturale nazionale.
Link correlati
- Ministero della Cultura – Codice dello Spettacolo
- AGIS – Associazione Generale Italiana dello Spettacolo
- Art Bonus – Benefici fiscali per la cultura
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