
Il ritorno di “Dark Lines – Delitti a Matita” su Rai 2: il true crime tra arte e cronaca
Venerdì 25 luglio, in seconda serata su Rai 2, torna “Dark Lines – Delitti a Matita”, la serie true crime che fonde graphic novel e storytelling, condotta dalla talentuosa Valentina Romani. La puntata sarà dedicata a due tra i più discussi casi di cronaca italiana: gli omicidi di Chiara Poggi e Serena Mollicone.
I casi della puntata: Chiara Poggi e Serena Mollicone
Il caso Poggi ha scosso l’Italia nell’estate del 2007. La giovane viene trovata morta nella sua casa di Garlasco; a essere accusato e condannato è il fidanzato Alberto Stasi.
Il caso Mollicone, invece, risale al 2001. Serena scompare ad Arce, in provincia di Frosinone. Il suo corpo sarà poi ritrovato in un bosco: un delitto violento e tutt’ora dibattuto.
Attraverso un racconto rispettoso e coinvolgente, la voce di Valentina Romani guida lo spettatore tra indagini, interrogatori, processi e verdetti, unendo elementi visivi e narrazione per restituire uno sguardo originale e profondo sui fatti.
Una nuova forma di racconto: cronaca illustrata e verità giudiziarie
La serie, prodotta da Rai Contenuti Digitali e Transmediali, è diretta da Giacomo Talamini e ideata da Tito Faraci e Giovanni Filippetto, con la collaborazione di Ivan Russo alla scrittura. “Dark Lines – Delitti a Matita” rappresenta un nuovo modo di fare true crime in TV, unendo inchieste giornalistiche a stilemi grafici di grande impatto.
Il boxset completo della serie è già disponibile su RaiPlay, per chi desidera esplorare tutti i casi trattati.
Le prossime puntate: da Elisa Claps a Melania Rea
Nei prossimi episodi, Dark Lines racconterà altri casi di cronaca nera italiana che hanno lasciato un segno profondo nel Paese:
- Marta Russo – Il mistero del delitto universitario
- Elisa Claps – Un corpo scomparso e ritrovato 17 anni dopo
- Nada Cella – Un omicidio ancora senza colpevoli
- Melania Rea – Un femminicidio che ha sconvolto l’Italia
Un viaggio narrativo tra arte e giustizia
“Dark Lines – Delitti a Matita” non è solo un racconto di crimini, ma un’esperienza visiva e emotiva, che attraverso l’arte del disegno e la potenza della narrazione, ci accompagna nella comprensione di storie complesse, umane e tragicamente reali.
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