Non solo Latino e Greco per raccontare il passato. Gli studenti del Liceo Classico Vittorio Emanuele II-Garibaldi di Napoli, in collaborazione con la Scuola Superiore Meridionale, hanno dimostrato come le competenze scientifiche e tecnologiche possano dialogare con le discipline umanistiche.
Un progetto che unisce archeologia e STEM
Nell’ambito delle azioni di potenziamento STEM (DM 65/2023), gli studenti hanno imparato a utilizzare strumenti innovativi come droni e software di modellazione 3D per ricostruire elementi archeologici complessi e sviluppare un GIS informativo sui luoghi simbolo dei Campi Flegrei.
Il risultato del progetto sarà presentato al FAB! – Festival del Cinema Archeologico di Bacoli, un’occasione unica per mostrare come la tecnologia possa aiutare a tutelare e valorizzare il patrimonio culturale.
L’integrazione tra scienze umane e competenze digitali
L’obiettivo dell’iniziativa è dimostrare che la formazione classica può evolversi grazie alla contaminazione con le discipline scientifiche, aprendo nuove prospettive di ricerca e innovazione.
Come sottolinea la dirigente scolastica Stefania Colicelli, il progetto rappresenta «un modo concreto per avvicinare i giovani alla storia, attraverso il linguaggio della tecnologia».
Un liceo aperto alla contemporaneità
Il Liceo Vittorio Emanuele II-Garibaldi continua così a distinguersi per la capacità di coniugare tradizione e modernità, mantenendo viva la cultura classica ma aprendosi alle sfide del futuro.
Anche in un contesto complesso come quello delle recenti manifestazioni studentesche, la scuola ha garantito il diritto allo studio e la prosecuzione delle attività formative, nel pieno rispetto della Costituzione.
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